Il 26 marzo 2025 ha segnato un ritorno carico di significato per la giovane cantautrice siciliana Aissela, con la ripubblicazione su tutte le piattaforme digitali di “Fosca” e “Clara”, i primi due brani che anticipano l’uscita del suo attesissimo EP intitolato Fosca, prevista per giugno. Un progetto intenso, nato da un intreccio raffinato tra introspezione personale e ispirazione letteraria.
Il titolo dell’EP omaggia l’omonimo romanzo ottocentesco di Ugo Igino Tarchetti, un’opera capace di scavare nelle pieghe più oscure dell’animo umano. Al centro della narrazione vi è Giorgio, ufficiale in congedo, diviso tra l’amore per due donne: Clara, simbolo di equilibrio e razionalità, e Fosca, figura fragile, tormentata, quasi spettrale, portatrice di una passione distruttiva.
Aissela riprende questi tre archetipi – Fosca, Clara e Giorgio – e li rielabora in chiave personale, trasformandoli in tappe di un viaggio artistico ed emotivo. I primi due singoli raccontano le due figure femminili attraverso lo sguardo e la voce dell’artista, che le rende specchi dei propri vissuti interiori.
Fosca: il dolore che si racconta
“Fosca” è nata in un momento di profonda alienazione e dipendenza vissuto da Aissela, un periodo in cui la musica è diventata salvezza e sfogo. Il brano, infatti, si fa eco della protagonista letteraria: una donna schiacciata dalla propria sofferenza, incapace di scindere l’amore dal tormento, e capace di consumare ogni cosa con il proprio dolore. Aissela si riconosce in questa figura e, proprio come lei, attraversa una fase di entropia emotiva, ma decide di reagire trasformandola in arte.
Nel testo, l’artista si interroga sull’impatto distruttivo di certi schemi mentali e comportamentali, cercando una via per emergere da un caos interiore. “Fosca” diventa così un rituale di consapevolezza, un primo passo verso la liberazione da ciò che fa male. Dare un nome alla sofferenza, cantarla, le ha permesso di non esserne più prigioniera.
I dettagli tecnici
Entrambi i brani portano la firma di Alessia Ragusa (Aissela) e Valter Sacripanti, che ne ha curato anche la produzione presso il MyStick Studio di Amelia. Il mastering è stato affidato a Alessandro Quadraccia, mentre la copertina, che rispecchia l’immaginario visionario e onirico del progetto, è opera dell’artista visivo Andrea Korkeamaki.
Con “Fosca” e “Clara”, Aissela apre le porte su un universo fatto di emozioni crude, simbolismi e melodie ipnotiche. Un preludio che promette un EP ricco di densità emotiva e valore artistico, dove letteratura e musica si fondono per raccontare l’eterno conflitto tra passione e razionalità, tra distruzione e rinascita.
Un viaggio nel cuore dell’oscurità, ma con lo sguardo rivolto verso la luce.
Su segnalazione di Radio Promoter per Gallia Music.